10 ANNI SENZA FABRIZIO – Ricordo di DeAndrè atrraverso le sue parole

"La musica mi sedusse un po’ alla volta, come una troia prudente.
Cominciò con qualche mormorio fioco, poi divenne balbuzie e pian piano acquistò la franchezza di un linguaggio che, per quanto elementare, era comunque il mio.
Ma la musica fu anche una necessità.
Nella mia famiglia tutti si esprimevano in modo non truccato, in assoluta coerenza con le scelte di ciascuno: l’avvocatura, il management, la politica, l’insegnamento.
Io non ero capace di esprimermi a quei livelli, con quel misto di vocazione e, si dice oggi, di professionalità […] 

thedevylosophy2.splinder.com

[…] penso che il fine della canzone sia quello, se non proprio di insegnare, almeno di indicare delle strade da seguire, dei codici di comportamento […]

ed è l’unico motivo che mi fa pensare che questo possa anche essere un mestiere serio.

http://www.faberdeandre.com

La Sardegna è un luogo dove le tensioni sociali esistono.

Ma sono temperate dal contatto diretto con la natura e da una profonda moralità che si estrinseca nel rispetto di alcuni valori fondamentali, come per esempio l’ospitalità.

Per quanto strano possa apparire anche questo ho trovato nei nostri carcerieri.


http://www.daddo.it
Passammo quattro mesi sul Supramonte, legati a lettucci di foglie.

Il primo mese le emozioni ci tennero compagnia, poi la monotonia prevalse.

Al processo perdonammo i carcerieri: dopo tutto non gli veniva lasciato altro modo per mantenere le loro famiglie.

Ma non perdonai i mandanti.


http://www.musicalnews.com
Direi d’essere un libertario, una persona estremamente tollerante.

Spero perciò d’essere considerato degno di poter appartenere ad un consesso civile perché, a mio avviso, la tolleranza è il primo sintomo della civiltà, deriva dal libertarismo.

Se poi anarchico l’hanno fatto diventare un termine negativo,

addirittura orrendo…anarchico vuol dire senza governo,

anarche… con questo alfa privativo, fottutissimo…

vuol dire semplicemente che uno pensa di essere abbastanza civile per riuscire a governarsi per conto proprio,

attribuendo agli altri, con fiducia (visto che l’ha in se stesso), le sue stesse capacità.

Mi pare così vada intesa la vera democrazia. […]

Ritengo che l’anarchismo sia un perfezionamente della democrazia.

http://www.russell-newton.it

Ho sempre avuto due chiodi fissi: l’ansia di giustizia e la convizione, presuntuosa, di poter cambiare il mondo.

Oggi quest’ultima è caduta"

landofhopeanddreams.blog.kataweb

 

Informazioni su Giusy Gatti

Docente di Lettere al Liceo Quadriennale delle Scienze Applicate
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4 risposte a 10 ANNI SENZA FABRIZIO – Ricordo di DeAndrè atrraverso le sue parole

  1. Devil and Dust ha detto:

    é stato,lo è,e lo sarà sempre il mio più grande amico…. fabergrazie a te per averlo ricordato.ciao.

  2. Giusy ha detto:

    Ho "scoperto" Fabrizio con la maturità. Da adolescente ascoltavo altra musica: Battiato, gli Intillimani, De Gregori, Crosby,Still,Nash&Young, Joan Baez…Questo mi ha impedito di canticchiare le sue canzoni senza penetrarne il senso.L\’ho scoperto quando è nato mio figlio, cresciuto a Latte&Fabrizio. Ha imparato Volta la carta, quasi prima di dire Mamma. Da allora non ci siamo più lasciati.

  3. mamylella ha detto:

    ………….e come si fa a dimenticare " il "grande della musica…..!!!!!grazie giusy per averlo ricordato alla grande…………………..ciao…mamylella

  4. Marika ha detto:

    NN posso nn lasciare un commento, prof…ho scoperto De andrè quando avevo 15 anni…così x caso..ke dire, troppo tardi forse, ma ora nn saprei + stare senz..è essenzialmente un grande..IL CANTANTE POETA…la mia preferita à la ballata dell\’amore cico, o della vanità…dieci anni senza una stella…Marika

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