Portarti una piccola pianta Era già un’avventura. Non occorreva fosse grande Nè costosa. T’illuminavi per tutto! Ogni cosa era magia Stupore Meraviglia.
Studiavi l’angolo del giardino Dove avrebbe trovato dimora Perché non avesse troppo caldo Nè troppo vento. Diventava figlia tra i figli. Le avresti dato le cure Di cui sembrava che noi, Figli adulti solo sulla carta, Non avessimo più bisogno.
La bellezza è una lente Attraverso cui si guarda il mondo. E tu quegli occhiali Non li toglievi mai.
Sono ancora quella piccola pianta, Mamma! Forte e sicura solo nell’aspetto.
Ho bisogno di un luogo appartato Nel fondo del giardino Sotto il melograno Dove non ci sia troppo caldo Nè troppo vento.
E mi mancano i tuoi occhi bambini Lo scampanio della tua voce Contenta anche per il più piccolo dono.
Mi manca un altro primo marzo In cui vederti sorridere Per il tuo compleanno.
E non saremo mai quello ch’eravamo quando il mondo sembrava nostro e la sabbia scorreva lenta nella Clessidra ostile del Tempo e la rena era lenzuolo era coltre era calore
Non saremo mai quello ch’eravamo a vent’anni quando il cielo era più azzurro e senza nuvole né pioggia e non faceva notte mai
Non saremo mai quello ch’eravamo quando il Vento ci spettinava il cuore e ci faceva ridere gli occhi
Non saremo mai quello ch’eravamo profumo di salsedine e ambra solare quel sole che brucia e non fa male mentre tramonta tra le fiamme là, dietro le dune
Siamo stati, mi dico. Ma non consola. Non saremo. È certo. Non saremo mai più se non in quell’insenatura del Tempo rimasta intatta dentro al cuore
tatuaggio indelebile dentro l’Anima
(Workshop di scrittura sul testo attivatore di @abnrossi “E non saremo mai” #poesia #poesiaitaliana #sole #vento #sabbia #nostalgia #ricordi #followforfollowback
E non saremo mai quello ch’eravamo quando il mondo sembrava nostro e la sabbia scorreva lenta nella Clessidra ostile del Tempo e la rena era lenzuolo era coltre era calore
Non saremo mai quello ch’eravamo a vent’anni quando il cielo era più azzurro e senza nuvole né pioggia e non faceva notte mai
Non saremo mai quello ch’eravamo quando il Vento ci spettinava il cuore e ci faceva ridere gli occhi
Non saremo mai quello ch’eravamo profumo di salsedine e ambra solare quel sole che brucia e non fa male mentre tramonta tra le fiamme là, dietro le dune
Siamo stati, mi dico. Ma non consola. Non saremo. È certo. Non saremo mai più se non in quell’insenatura del Tempo rimasta intatta dentro al cuore
tatuaggio indelebile dentro l’Anima
(Workshop di scrittura sul testo attivatore di @abnrossi “E non saremo mai” #poesia #poesiaitaliana #sole #vento #sabbia #nostalgia #ricordi #followforfollowback
NOTTE PRIMA DEL QUINTO ED ULTIMO GIORNO DEGLI ESAMI ORALI – 27 giugno 2021
NICCOLO’
Una forza, un uragano di energia! Una fonte inesauribile di idee. Di te mi rimarrà la curiosità, la tendenza a problematizzare, a non dare mai nulla per scontato. Mi rimarrà il tuo amore per il cinema, la passione per i grandi maestri, la tua conoscenza dei registi e dei cast! Sei una persona di grande intelligenza e non vedo l’ora di vedere le grandi cose che farai!
LUCIA
Tu sei davvero una persona speciale! Impeccabile, diligente, sempre preparata: sei stata una certezza. I tuoi quaderni sono da esposizione e dimostrano il tuo impegno e la tua passione per lo studio. Non dimenticare di aggiornarmi sui tuoi successi!
LUCIA G.
Sei come uno scrigno di cui non sapevo quale fosse la chiave. Ti sei aperta qualche volta (il taccuino, ricordi?) e sei cresciuta tanto. Domani si conclude il tuo percorso nella scuola: sono certa che farai del tuo meglio. Ti auguro di trovare la tua strada, di diventare una giovane donna autonoma e consapevole di sé e delle proprie scelte.
CARMINE
Se ci sei non si può fare a meno di notarti. Sei aperto, sorridente e spero resterai sempre così, allegro e solare! Sei maturato in questi quattro anni! Hai imparato ad organizzare il tuo tempo in modo da far entrare nella tua giornata lo studio e lo sport. So che darai il massimo negli esami e nella vita! Forza che è finita!
GIORGIA
Eri una bambina quando ti ho incontrata la prima volta (ricordi i contrasti con la prof di scienze in primo?). La scuola ti ha fatto bene: hai affinato il tuo carattere ed è venuta fuori una personalità spiccata e creativa! Sei luminosa fuori perché rifletti la sensibilità che ti caratterizza: un ultimo step ed è fatta!
NOTTE PRIMA DEL QUARTO GIORNO DEGLI ORALI – 25 GIUGNO 2021
GINEVRA
Niente è troppo per te e in tutto quello che fai ci metti l’anima. Sempre nel rispetto dei tempi, sempre a posto: questa disciplina ti servirà nella vita… Avrai un vantaggio competitivo rispetto a chi cerca scorciatoie o rinvia gli impegni a data da destinarsi. Tu la vita la batti sul tempo, la affronti sempre con quel sorriso che ti illumina tutta. E tutto quello che fai è perfetto! Continua a coltivare la tua interiorità: un tesoro prezioso. Farai grandi cose!
MARIAPIA
Non sei venuta fuori subito: ti sei svelata poco a poco. Hai capito che ti potevi fidare e finalmente hai mostrato la parte più profonda e fragile di te, e da quella fragilità hai tratto la tua forza. Sei diventata una giovane donna responsabile e affidabile che sa guardare la vita come un viaggio ancora tutto da scoprire. Ti auguro il meglio e lo avrai!
GISELDA
Una persona straordinaria, un’anima semplice e di una bontà straordinaria. Sei stata capace di trasformare le inevitabili ferite della vita in opportunità di crescita e di formazione. Sei diventata forte Giselda: da domani affronterai un cammino nuovo. Farai cose bellissime perchè sei una persona luminosa e speciale.
LORENZO
Siamo arrivati fin qui. Cogli questa prova come un’occasione per maturare e diventare una persona migliore. Metti a frutto le tue potenzialità, impegnati: la soddisfazione (arrivato al traguardo) sarà maggiore
FRANCESCO
Se ti conosco un po’, in queste ore sarai divorato dall’ansia! Metti in questa prova tutto te stesso, come fai nello sport! Troverai la strategia e la traiettoria giusta per segnare in porta! Stai tranquillo: il sapere è una costruzione lenta e quotidiana…ogni giorno un mattoncino in più e spero tu abbia imparato come creare il tuo.
Rilassatevi ora ragazzi… certo: quello che sapete conta, ma più di tutto conta quello che siete! A domani e ad maiora!
Per i maturandi di oggi: “Notte prima del terzo giorno di orali – 24 giugno 2021
GIORGIA B.
Una straordinaria fusione di doti esteriori e di virtù interiori. Aggiungiamo una fantasia spiccata e una creatività che si fa tecnica. Non dimenticherò l’intelligenza delle tue domande mai scontate nè banali. Nulla ti sarà precluso nella vita: sei capace e andrai dritta alla meta. Sei una ragazza speciale e se ne accorgeranno anche fuori di qua!
GLORIA
Non scorderò mai il tuo racconto ambientato al Corviale… Solo un’anima profonda come la tua poteva immedesimarsi in chi vive il disagio come pane quotidiano. Tenacia e determinazione sono le tue virtù più spiccate: non ci sono ostacoli che tu non possa superare, nella scuola come nella vita. Bella dentro e fuori… sei stata una certezza, un punto di riferimento; sempre pronta ad accogliere proposte, prendere incarichi, con dedizione e passione. Arriverai dove vuoi…e ti prego…faccelo sapere!
ALICIA
Un mondo tutto da scoprire! Dolce, educata e gentile…e poi si scopre che sei campionessa di arti marziali, capace di trasformarsi in gara! La disciplina dello sport ti è servita e ti servirà tanto nella vita! Sono contenta di averti accompagnato per un tratto del tuo percorso! Alla prossima medaglia pensami!
ERNANGELO
Spero che l’esperienza di questi anni ti sia stata utile. Hai tante potenzialità e metterle in atto dev’essere il tuo progetto di vita. Quello che hai imparato qui è per sempre e, se vorrai, potrai fare la differenza. Ma ricordati: nulla si ottiene senza un impegno onesto e costante.
SIRIA
Sei una piccola donna: cresci con serenità, lentamente e con leggerezza! Voglio saperti sorridente, nel pieno dei tuoi anni che sono tutti da godere. Sei una persona profondissima e sensibile: pensa a te, senza essere egoista. La tua vita è troppo preziosa: puoi viverla solo tu! Spero che mi aggiornerai sulle tappe del tuo percorso!
Giorgia B., Gloria, Alicia, Ernengelo, Siria: siamo arrivati al capolinea. La fine è l’inizio (non è un errore…l’ho messo apposta l’accento!).
Notte prima degli orali 2021, notte di malattia mentaleeeeee
Lunedì, 21 giugno 2021
“Il giorno” è arrivato.
“L’ultimo giorno” di cui vi parlo dal “primo giorno” del “primo anno”.
Quando abbiamo cominciato eravamo già pronti a incamminarci sulla strada della “maturità”.
Il fine ultimo era quello fin dall’inizio:
– acquisire le competenze giuste per arrivare alla maturità nel migliore dei modi, senza vie di mezzo
– arrivare alla meta tranquilli e sicuri di avercela messa tutta per quattro anni.
Quattro anni nei quali avete colto ogni opportunità per crescere e diventare donne e uomini consapevoli, cresciuti all’insegna del rispetto, del senso civico, dell’humanitas.
Domani è IL GIORNO!
Mostrerete chi siete e cosa sapete fare attraverso ciò che avete appreso: conoscenze, abilità, competenze.
MARTINO. Sei venuto fuori piano piano. Un’interiorità profondissima e una sensibilità speciale. Ricorderò per sempre la tua dolcezza e la tua educazione, ma, sotto sotto, ti caratterizza una forte determinazione e una volontà di ferro! Andrai lontano!
ALBERTO, un vulcano, una forza della natura! Pieno di interessi e di curiosità, ma mai saccente. Un leader, un trascinatore capace di coinvolgere senza forzare! Sempre pronto, sempre disponibile alle esperienze nuove e alle sfide! Lo studente con i panini più gourmet di tutta la scuola!
ANDREA. Ti sei fatto scoprire lentamente: sembrava non avessi poi così tanto da dire. All’inizio erano più “scontri dialettici” che dialoghi. Evidentemente col tempo ti sei fidato (non abbastanza da seguire sempre le indicazioni…ma ormai è fatta!) ed è venuta fuori la bella persona che sei, capace e desiderosa di imparare e migliorare costantemente.
DAVIDE. Gentile, ”pulito”, serio ma capace di ridere e sorridere! Una potenza fisica e mentale! Ti auguro di trasformare le tue due ruote in ali! Sei una persona concreta e capace di sognare: un mix perfetto!
GIUSILENIA. Ti ho vista crescere nel senso più vero del termine! Sei diventata una piccola donna sensibile e dai solidi valori. Hai le capacità e l’umiltà per disegnare il tuo futuro come vorrai!
Domani affronterete il vostro maxi colloquio da 40 punti.
Sono contenta di come siamo arrivati agli scrutini finali.
Siamo andati oltre la misurazione. Abbiamo dato valore.
Non abbiamo fatto “conticini”: abbiamo deciso di investire sul futuro, su una società che sarà migliore di questa.
I conti li abbiamo fatti, sì: con la nostra coscienza pulita, di persone che sanno di avere un’enorme responsabilità, la cui vita confluisce in altre vite e le segna per sempre.
E abbiamo concordato che un più è sempre meglio di un meno, una gratificazione meglio di una mortificazione.
Non sono ovvietà: siamone certi.
Siamo nella scuola per fare “promozione umana” prima di tutto: e ogni volta che devo sintetizzare un mondo in un numero (perché il sistema di valutazione è questo) ci penso un milione di volte.
Tre consigli di classe meravigliosi, magistralmente presieduti da un DS illuminato: uniti, dalla stessa parte con lo stesso obiettivo.
Considerare che gli studenti sono il fine ultimo che dà un senso a questo mestiere, difficile, faticoso ma capace di dare soddisfazioni che solo chi lo fa può comprendere.
Grazie per esserci stati sempre, ogni giorno, puntuali e sorridenti
Grazie per aver risposto “Bene!” ogni volta che vi ho chiesto: “Come state ragazzi?”
Grazie per non aver mollato, per non esservi sottratti mai, per essere stati pazienti
Grazie per aver preteso che la vostra formazione venisse curata come sempre
Per non aver tagliato i fili e aver permesso che il processo di apprendimento continuasse a distanza come in presenza
Grazie per aver rispettato le regole del distanziamento “civile”
Per non essere stati capricciosi, né avventati
Per aver compreso che il bene comune viene prima dell’ego
Grazie per aver dato tanto in questi mesi e tantissimo in questi giorni: il nostro lavoro ha senso perché ci siete voi!
Grazie per aver praticato la sublime “arte della rinuncia”, voi che avete il diritto di pretendere tutto senza chiedere
La rinuncia a festeggiare i 100 giorni agli Esami dopo aver affittato la casa al mare
A partire per il viaggio d’istruzione a Budapest pagato coi vostri risparmi e su cui fantasticavate da mesi
Ai diciottesimi, vostri e dei compagni
A partire per fare i test universitari
Alla notte prima degli esami
Alla foto-ricordo di classe
Ai riti di passaggio
All’esame canonico con le sue incognite e le sue certezze
Ai banchi lungo i corridoi
Ai bisbigli durante la seconda prova
Agli abbracci, ai baci, ai salti di gioia con gli amici
Alle pacche sulle spalle, alla vicinanza che vi rende più forti e più sicuri
La rinuncia alla cena di fine anno con i professori in cui i ragazzi arrivano con la camicia stirata e le ragazze elegantissime e con i tacchi, ma con la faccia pulita di sempre (e noi pensiamo a come sia passato in fretta il tempo da quando, piccoli e spauriti, avete risposto all’appello del primo giorno di qualche anno fa!)
Alle parodie dei proff
Alla lettera d’addio e di ringraziamento letta in piedi con la nostalgia che già si fa lacrima
Al Diploma Day nel giardino della scuola con i genitori emozionati
La rinuncia al viaggio dopo l’esame tutti insieme nell’isola greca col sole negli occhi…
Avete rinunciato a tanto, stoicamente, senza fare le vittime, pronti a riprendervi quel futuro che oggi sembra così incerto.
Tuttavia spero di avervi in parte ricompensati lasciandovi qualcosa in cambio:
il mio impegno, la mia dedizione, la passione con la quale mi auguro di avervi contagiato almeno un po’.
Ho cercato di trasmettere cos’è la letteratura per me…un viaggio umanissimo che ha una sola meta: l’infinito!
Questo viaggio l’abbiamo fatto insieme, accanto a voi e mai davanti, dalla stessa parte.
E in quel mare infinito abbiamo fatto naufragio con Leopardi.
Siamo andati oltre la Siepe, là dove la Nebbia scompare
Abbiamo oscillato tra Spleen e Ideàl,
Ci siamo creduti teneri e fragili come Fanciullini e invece ci siamo ritrovati Superuomini
Abbiamo preso la rincorsa per uno slancio Futuristico
e nel “Muto Orto Solingo” abbiamo sentito il profumo dei fiori vermigli del Melograno
Insieme ci siamo rinfrescati in una Pineta scrosciante di Pioggia
Abbiamo capito che non c’è Piacere senza Affanno.
Abbiamo dormito con Andrea Sperelli e Urlato con Munch.
Abbiamo sofferto nelle trincee del Carso con Ungaretti soldato
Siamo andati in Guerra con Piero
E abbiamo Sceso Milioni di Scale dandoci il braccio
Abbiamo scalato Muri con Montale
e i “Cocci Aguzzi di Bottiglia” non ci hanno fermato.
Abbiamo provato a smettere di Fumare con Zeno
consapevoli che la prossima Sigaretta
non sarà l’Ultima
Abbiamo tolto e rimesso Maschere tante di quelle volte
da non sapere più se siamo Uno, Centomila o Nessuno
anche se, per ora, una mascherina siamo costretti a indossarla per proteggere noi stessi e gli altri.
Nonostante le rinunce siamo qui, più ricchi e capaci di cantare ancora!
Ora che siete alle soglie di questa anomala prova finale, Supereroi Mascherati della Maturità 2020,
spero che questo cammino nel Liceo
Vi sia sembrato comunque troppo breve
Che qualche verso vi sia rimasto nel Cuore
come un tatuaggio di cui non pentirvi mai
Non pensate che sia una “maturità spezzata”: la vita ve la restituirà intera.
E godetevi anche questo momento, fatelo pienamente…lo ricorderete con un sorriso.
Non è la distanza che fa la didattica. È la didattica che supera le distanze.
Quando la scuola diventa una squadra, la partita si vince. E non c’è distanza che tenga!
Ore 18.25 del 4 marzo 2020. Più di un mese fa oramai, arrivò l’annuncio. “È ufficiale: scuole chiuse da domani fino al 15 marzo – Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo – ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi”.
Alle 8:00 del giorno dopo, giovedì 5 marzo, nella mia scuola tutti, studenti e docenti, erano nelle classi virtuali di Google Suite per riannodare un filo che non si è mai spezzato, a proseguire quel dialogo educativo che è un diritto di tutti coloro che frequentano la scuola. Un dialogo che, iniziato a settembre nelle aule, andrà avanti fino alla chiusura ufficiale dell’anno scolastico 2019/2020.
Un anno che passerà alla storia.
Le competenze digitali non si improvvisano, l’acquisizione avviene nel tempo e in modo graduale: è frutto della costruzione di un sistema che in molte scuole è un processo avviato da tempo. Nella situazione di emergenza nella quale tutti ci siamo trovati improvvisamente, ogni cosa è andata al suo posto grazie all’impegno profuso negli anni. Ma per raggiungere un risultato così, il Dirigente del Majorana di Brindisi, l’animatore digitale e tutto lo staff di esperti nell’uso delle tecnologie applicate alle metodologie didattiche più innovative lavorano da anni e da anni coinvolgono tutte le componenti scolastiche in uno streaming che ci ha portato fin qui, ad applicare la DAD e a offrire “solidarietà digitale” a chiunque ne avesse bisogno. Alla fine, siamo diventati un po’ esperti tutti quanti (i ragazzi di più) e ogni giorno c’è uno scambio di conoscenze, di scoperte, di applicazioni che ci rendecoprotagonisti del cambiamento che sta avvenendo nel mondo della scuola.
La Didattica a Distanza non è facile (neanche quella in presenza, in verità): lo studente per connettersi dev’essere convinto che farlo è meglio, molto meglio che starsene per i fatti propri, perché quello che ottiene è un approccio mirato e di qualità. E al di là di quello schermo sa che troverà i compagni e i propri proff e si collegherà con piacere, perché sa che sono tutti lì, dalla stessa parte, per scambiarsi qualcosa di prezioso: una comunanza di intenti euna vicinanza empatica autentica.
Come non è l’edificio che fa la scuola, non è lo schermo del computer o del tablet che rende efficace un’azione educativa, per di più “a distanza”. Non siamo lì per giudicare, né per essere giudicati. Siamo davanti o dietro uno schermo perché la situazione ce lo impone: non aggiungiamo stress allo stress.
Siamo i protagonisti di un atto educativo che cambierà per sempre la scuola. E se la scuola cambia, cambia la società. E questo ha effetti a lungo termine sul futuro.
Ebbene sì, noi, insieme, costruiamo il futuro! Lo vediamo nei loro occhi tutti i giorni, in classe, lo cerchiamo nelle voci, ora che siamo “distanti”. Abbiamo affinato l’orecchio: riconosciamo il tono della loro voce, cogliamo le sfumature, “sentiamo” come si sentono.
La mattina mi vesto, mi sistemo i capelli, mi trucco, indosso gli orecchini e metto il profumo…tutto uguale (niente tacchi però!). Il kit del prof. è già sistemato dalla sera prima. Accendo il computer, vado nella GSuite, seleziono Meet. Clicco su “partecipa” e li sento cinguettare. Parlottano tra loro, si scambiano impressioni e sensazioni come sempre hanno fatto. Che emozione la normalità! “Buongiorno prof! Buongiorno prof!” Ogni giorno è un miracolo sentire che ci sono: nessun assente! Caspita…non cedono! Scelgono di esserci, perché (è evidente) è meglio che non esserci. Questo mi commuove. “Come state ragazzi?” lo chiedo sempre, anche se ci siamo visti il giorno prima. “Come state ragazzi?” capiscono che mi preme proprio. Non è forma: è sostanza.
Penso che se i ragazzi provano interesse perqualcosa (la costruzione del loro futuro) sono disposti a tutto per raggiungerla. Io sono qui e do loro una mano. Come? Attraverso le mie “discipline” (che nome inadatto per le materie umanistiche!): mi faccio portavoce di storie, storie di uomini e di donne la cui meditazione, la cui sofferenza, la cui ribellione è diventata un’immortale opera d’arte. Hanno reso immortale l’humanitas.
È questo che voglio che resti (in presenza o a distanza): non nozioni e informazioni, ma scintille di umanità che illuminino questo periodo oscuro, che li aiutino a superare restrizioni e avversità. Enumerare quante cose sanno è relativo, misurare con un voto da uno a dieci pure, ma individuare quali traguardihanno raggiunto e come, per diventare giovanidonne e uomini con la mente aperta e libera, questo sì che mi interessa. Questo voglio “valutare”, recuperando (come sempre ho fatto) il significato etimologico del termine (dal latino “valitus”), attribuire valore, stimare, apprezzare. Mettere in luce quello che di positivo c’è in ogni studente. Sono convinta che su di loro dobbiamo investire tempo, impegno e risorse… Sono migliori di noi. Se lo meritano!
Abbiamo compilato due liste: la prima riguardava le parole o le cose che i ragazzi vogliono lasciare nel 2019; la seconda le parole o cose che vogliono portare con sé nel 2020. Ho chiesto loro di ideare un progetto grafico e creativo che riassumesse il loro 2020. Queste sono alcune interpretazioni (vi assicuro che le foto non rendono giustizia: ci sono degli inserti materici che la foto non fa risaltare).
Dare corpo ai sogni, ai desideri, ai propositi, ai traguardi…vederli con i propri occhi, lì, nero su bianco…dare colore ai pensieri…talvolta è catartico.
Bravi ragazzi!
Dare corpo ai sogni, ai desideri, ai propositi, ai traguardi…vederli con i propri occhi, lì, nero si bianco…dare colore ai pensieri…talvolta è catartico