Secondo l’UNICEF, più di due milioni ne sarebbero minacciate ogni anno.
Principalmente nell’ Africa dell’Est e dell’Ovest e nel Sud-est asiatico.
Per favorire la sensibilizzazione dei paesi interessati e donatori, l’ONU ha decretato il 6 febbraio come
"Giornata Internazionale di Lotta contro le Mutilazioni Genitali Femminili".
(CHI DI VOI CONOSCEVA L’ESISTENZA DI QUESTA GIORNATA, ALZI LA MANO!!!)
Le ragioni invocate per perpetuare l’escissione sono molteplici, ma non religiose.
Nessun testo sacro prescrive questo rito.
È dunque tradizione, pura e semplice…
E’ sconvolgente: oltre a dolori insostenibili, le vittime rischiano emorragie che possono provocarne la morte, infezioni urinarie e genitali, cisti, complicazioni ginecologiche sia nella vita quotidiana sia al momento dei rapporti sessuali o ancora durante la gravidanza e durante il parto, la trasmissione dell’AIDS
(una stessa lama viene utilizzata spesso molte volte)…
Anche dal punto di vista psicologico le mutilazioni possono causare disordini del comportamento, traumi e una perdita di fiducia nelle persone care, nei familiari, preoccupazione e angoscia…
http://www.girodivite.it/Escissione-mutilazioni-sessuali.html
L’ESCISSIONE
L’escissione viene praticata in due modi:
il primo consiste nel tagliare il cappuccio del clitoride della donna (escissione sunna), il secondo nel cucire le grandi labbra, o con del filo, o facendole combaciare e fissandole con dei bastoncini (escissione faraonica con infibulazione).
E’ una pratica diffusa soprattutto in Africa, dove vi vengono sottoposte milioni di bambine generalmente fra i cinque e dieci anni.
L’operazione, pericolosa per i rischi di emorragia, viene eseguita da donne anziane, che sono incaricate di mantenere viva la tradizione.
Di fatto, una donna che non vi si sottoponga non può essere sposata;
le ragioni che si adducono per questa vera e propria mutilazione sono diverse e dipendono il più delle volte da credenze superstiziose;
come quella secondo la quale se durante il parto il bambino toccasse il clitoride potrebbe morire.
In realtà hanno lo scopo di desensibilizzare le zone erogene delle donne e di impedire loro di provare piacere, e quindi di ricercarlo.
Al momento del matrimonio, la deflorazione, eseguita con un dito o con una lama, provoca dolori intensi, e lo stesso avviene per la nascita di un figlio, dopo la quale la donna viene ricucita..
marianna06.blog.lastampa.it
La pratica dell’escissione provoca ogni anno la morte di 1.300 bambine,
ed è all’origine del 25% dei casi di sterilità femminile.
Le resistenze a questa usanza sono ancora molto forti, anche fra le donne stesse, che temono di ritrovarsi emarginate dalla società se non vi si sottopongono
CHE ATROCITA\’ . DOBBIAMO BATTAGLIARE TUTTI INSIEME, STOP STOP.
L\’ignoranza e le tradizioni sono dure da far morire, sarebbe ora che la finissero con questa barbarie. Non ho fiducia nel buon senso dell\’uomo ma spero sempre di sbagliarmi.
Purtroppo ho sentito varie donne dichiarare che era una cosa giusta…La prima cosa da fare sarebbe l\’educazione della donna a partire dalle bambine….Ma questi Stati cosiddetti civili – Italia fra le prime – che dichiarano di fare tanto per la giustizia nel mondo, dovrebbero cambiare la mentalità degli uomini (intesi proprio come maschi) cha ancora si sentono superiori…. superiori di che?
Non sapevo che esisteva una giornata dedicata a questa bruttissima pratica, ma conoscevo il termine Escissione. Da sempre viene praticato sulle donne di certe popolazioni ed è vero, tante perdono la vita perla brutalità della mutilazione.Un\’altro modo per "punire" la donna e per farle perdere quello che potrebbe essere un piacere che le ho dovuto.In ogni caso, complimenti per averne parlato……………..buona serata Fiord
no… non sapevo esistesse una giornata dedicata alla lotta contro questa atrocità….mi vengono i brividi a pensarci…. ma noi restiamo a guradare?